Primo anno di Consiglio Comunale

Primo anno di Consiglio Comunale


E’ trascorso un anno da quando è stato nominato il nuovo Consiglio Comunale e ne sono stato eletto Presidente e mi sembra opportuno fare un breve report di ciò che è successo in quest’anno di lavoro.

Sono stati 37 i Consigli Comunali che si sono svolti, praticamente uno alla settimana escluse le pause estive e natalizie; mediamente durano 4-5 ore, il più breve è durato circa 2 ore e il più lungo 9 ore: dalle 15 alle 2 di notte per l’approvazione del Bilancio.

Per la preparazione dei Consigli e la predisposizione dell’elenco degli argomenti da dibattere sono state fatte 38 riunioni di Capigruppo, alle quali, oltre al sottoscritto, partecipano i 9 Capigruppo che rappresentano tutte le forze di maggioranza e opposizione che siedono in Consiglio Comunale.

Nei Consigli che si sono succeduti sono state trattate 57 interpellanze, 98 Mozioni, 46 Delibere e 48 ordini del giorno urgenti.

Qual è la differenza fra questi?

Le Interpellanze sono domande scritte poste alla Giunta su argomenti specifici e l’Assessore competente viene a rispondere pubblicamente, le Mozioni sono atti che servono a impegnare la Giunta ad affrontare un determinato tema, le Delibere sono gli atti predisposti dalla Giunta sui quali viene coinvolto il Consiglio e infine gli ordini del giorno urgenti sono argomenti di estrema attualità per i quali si chiede di dibattere subito in Consiglio senza aspettare i tempi necessari agli uffici per approfondire le tematiche.

Siamo riusciti a concludere il primo anno di lavoro avendo affrontato quasi tutte le interpellanze e le mozioni presentate e da quanto ci hanno detto è un piccolo record, perché generalmente l’elenco dei lavori arretrati era sempre piuttosto lungo; per questo risultato va dato merito alla Giunta di essere stata molto disponibile alla trattazione di interpellanze e mozioni nel tempo più breve possibile.

Oltre ai Consigli e alle Capigruppo sono state fatte 61 Commissioni Consiliari, convocate sia per approfondire tematiche specifiche che per conoscere i contenuti delle delibere prima che queste arrivassero in Sala del Tricolore.

Le Commissioni sono divise per competenze e sono 8, due delle quali (bilancio e controllo) spettano per legge all’opposizione.Per quanto riguarda il mio lavoro ho cercato di perseguire l’impegno che mi ero preso il giorno della mia elezione: cercare di lavorare con tutte le forze politiche in maggiore sinergia possibile e cercare di costruire un rapporto diretto di ascolto dei cittadini.

Sul lavorare in sinergia con tutti abbiamo ottenuto grandi risultati: per la prima volta nella storia del Consiglio Comunale di Reggio sono state presentate delle mozioni unitarie, quindi presentate da tutti i 9 gruppi e firmate da tutti i 32 Consiglieri Comunali.

Un messaggio importante di unità su temi forti e importanti per la città. Un’altra cosa inedita per Reggio è stata l’organizzazione del primo Consiglio Comunale aperto e della prima Mozione di iniziativa popolare, due strumenti previsti per facilitare la partecipazione diretta dei cittadini alla vita e alle scelte del Comune.

Determinante per questa sinergia e queste innovazioni è stata la costante collaborazione di tutte le forze di maggioranza e opposizione.

Pur nella diversità di vedute, tutti i Capigruppo e i Consiglieri hanno sempre lavorato con molta disponibilità e rispetto reciproco e questo ha permesso di ottenere risultati importanti.

In un anno di lavoro non ho mai dovuto suonare il campanello in aula (strumento per richiamare l’assemblea), ne richiamare Consiglieri o sospendere la seduta come purtroppo vediamo accadere in altri luoghi istituzionali: pur fermi su posizioni molto distanti, tutti i Consiglieri hanno sempre rappresentato l’istituzione per la quale sono stati votati, in modo preparato, rispettoso e adeguato.

Rispetto al rapporto diretto con i cittadini ho introdotto un’ulteriore novità: dividendo il comune di Reggio in 60 ambiti territoriali diversi ho cominciato ad organizzare un incontro su ognuno di questi per incontrare direttamente i cittadini, ascoltare i problemi e cercare successivamente soluzioni tramite l’interlocuzione con gli uffici competenti e grazie all’aiuto della mia collaboratrice Nadia Giammarco.

In questa attività ho invitato tutti i Consiglieri Comunali, di maggioranza e opposizione, a venire con me. Uno alla volta, in ordine alfabetico, per essere totalmente equo, e facendo scegliere a loro il territorio nel quale fare l’incontro.

Prima che l’emergenza Coronavirus bloccasse tutto avevo fatto 13 incontri e altri 10 erano già organizzati; ora aspetto di poter riprendere al più presto l’attività.

Oltre a questo ho fatto parecchi incontri con studenti di scuole medie e superiori in Sala del Tricolore parlando di democrazia e cittadinanza, ho rappresentato il Comune in manifestazioni, inaugurazioni, ricorrenze, ho celebrato matrimoni (con e senza mascherina), ho incontrato delegazioni e portato sempre con orgoglio la fascia tricolore.


Ho capito che la “macchina comunale” è molto complessa e che spesso anche le cose che ai cittadini possono sembrare semplici, sono soggette a leggi, verifiche e disposizioni che richiedono pazienza e perseveranza, ma ho anche visto che, a differenza del pensiero comune sugli apparati pubblici, il Comune di Reggio è pieno di persone davvero capaci e disponibili a lavorare.

E’ stato un anno molto stimolante e pieno di soddisfazioni e ringrazio primariamente i Consiglieri di maggioranza e di opposizione per il loro costante lavoro che, seppur da punti di vista diversi, è sempre volto a migliorare la città.


Nuove sfide ci attendono, alcune le ho già in mente ma per ora le tengo per me, e mi auguro che tutte contribuiscano al benessere dei cittadini e ad una migliore qualità di vita nella nostra città.

La rassegna stampa.

Matteo Iori