Questa mattina con il Sindaco Luca Vecchi, la Consigliera Marwa Mahmoud e il Direttore di Mondinsieme Mario Cipressi, ho partecipato alla celebrazione della Festa del Sacrificio, celebrata dai musulmani delle tre moschee reggiane per ricordare il sacrificio del Profeta Abramo.
Nell’Eid al-Adha i musulmani ricordano il sacrificio del profeta Abramo che stava per uccidere il figlio Ismaele prima di venire fermato da Allah, che ne aveva richiesto il sacrificio.
L’episodio del Corano è quasi uguale a quello della Bibbia nel quale Abramo sta per sacrificare il figlio secondogenito Isacco (e non Isamaele) prima di essere fermato da Dio.
Abramo è un elemento di congiunzione che si ritrova nelle più grandi religioni monoteiste del mondo e in qualche modo, nonostante le differenze, si riconoscono come figli di Abramo: gli ebrei, i cristiani e i musulmani.
La tradizione storica, il Medio Oriente come origine, la preghiera, il rispetto per gli altri, la carità per chi ha meno… più conosco la fede musulmana e più capisco quante cose possono unire i popoli di religioni diverse, nonostante ci sia sempre qualcuno pronto a sottolineare solo ciò che li divide.