Dibattito “Responsabilità maschile” – 30 agosto 2024

Dibattito “Responsabilità maschile” – 30 agosto 2024

Responsabilità maschile. Il ruolo del maschile nell’equità di genere e nella prevenzione della violenza sulle donne.

Questo era il titolo del dibattito che sono andato ad ascoltare alla Festa dell’Unità.

Mi hanno colpito in particolare gli interventi di due relatrici: Giulia Blasi (scrittrice) e Alessandra Pauncz che dal 1995 si occupa di maltrattamento e violenza alle donne e ha fondato il CAM (Centro Uomini Maltrattanti).

Giulia ha iniziato chiedendo di guardarsi intorno e contare gli uomini presenti.

Eravamo circa 60-70 persone e solo 8 uomini, dei quali ad occhio solo io e un altro avevamo meno di 60 anni. Per l’autrice questo è un tema sul quale gli uomini sentono di non doversi interrogare, e questa è la base del problema. Perché come è stato detto al dibattito “o sei parte del problema o sei parte della soluzione”.

Alessandra invece ha letto le riflessioni di un uomo seguito dal suo centro

“Ciò che ero non corrisponde a ciò che credevo di essere” e che racconta di essere sempre stato una persona senza problemi particolari, mai incline alla violenza e che credeva di rispettare le donne, fino a quando con la violenza sulla moglie non ha dimostrato l’esatto opposto. Si è riflettuto di quanto questo corrisponda a persone normali che per semplificazioni e bias di conferma (ciò che valorizza solo pareri che confermano ciò di cui siamo già convinti), crescono in un contesto culturale che di fatto non li fa mettere realmente in discussione.

Per fortuna a Reggio abbiamo l’Associazione Non da Sola che da anni con Silvia Iotti (presente fra le relatrici) si batte contro la violenza di genere; ma finché non saranno gli uomini a interrogarsi realmente sulle loro responsabilità dirette saremo ben lontani dalla soluzione del problema. E 8 uomini su 60 persone, a mio avviso sono la dimostrazione di un problema. 

Matteo Iori