Qualche anno fa Felice Tagliaferri, scultore divenuto cieco a 14 anni, chiese di vedere a modo suo (cioè con le mani) la scultura del “Cristo velato” esposta nella cappella Sansevero di Napoli.
Gli fu impedito.
Decise quindi di proporre una propria versione rendendola disponibile anche alla funzione tattile.
Per tre giorni se la fece descrivere centimetro per centimetro e poi in due anni scolpì un’opera d’arte meravigliosa, del tutto simile all’originale.
Il “Cristo velato” diventa quindi il “Cristo rivelato” e svelato ai non vedenti.
Mi è parso incredibile che uno scultore non vedente potesse fare un’opera d’arte del genere. Davvero sbalorditivo. Felice ci ha poi aiutato a vedere la scultura a modo suo, senza utilizzare solo la vista per cogliere dei particolari che altrimenti non avremmo notato.
I miei più grandi complimenti a Felice Tagliaferri (con la maglia a righe nella foto) e a Stefano Tortini, presidente dell’Istituto ciechi, per avere messo a disposizione della città questa mostra con sculture, “pietre musicali” ed altro, che si potrà visitare fino al 24 dicembre presso l’istituto ciechi in corso Garibaldi.