Si può sempre scegliere.
Il 22 giugno 1944 i partigiani cercarono di far saltare il ponte della Bettola per interrompere il passaggio di mezzi tedeschi sulla statale che collegava Reggio con la montagna. Non ci riuscirono, il giorno seguente ci fu uno scontro a fuoco nel quale morirono due nazisti e tre partigiani, la sera stessa 50 nazisti passarono al setaccio la Bettola alla ricerca dei partigiani. Non li trovarono e per rappresaglia decisero di UCCIDERE TUTTI.
Furono uccise 32 persone, adulti, ragazzi, vecchi, persino un bambino di 18 mesi gettato ancora vivo tra le fiamme che i tedeschi avevano appiccato alla locanda della Bettola. Liliana aveva 11 anni, era a casa con la mamma e i nonni. I tedeschi mitragliarono tutti e diedero fuoco alla casa.
Liliana fu colpita in tre punti: al collo, alla spalla e al torace. Nonostante questo riuscì a lanciarsi dalla finestra della casa in fiamme, si spezzò una caviglia ma riuscì a strisciare fino al torrente. Però un soldato tedesco la vide e la raggiunse. Per lei era finita. Ma il soldato la raccolse e la portò sul ciglio di una strada nella quale fu trovata da dei civili e portata in ospedale.